A pochi giorni dal danneggiamento di un gommone veloce con le insegne della Marina militare, la Guardia costiera di Bosa è di nuovo nel mirino. Nella notte tra mercoledì e giovedì, su un muro di viale Italia poco lontano dalla sede dell’Ufficio circondariale marittimo a Bosa Marina, è comparso infatti un telo sul quale si potevano leggere pesanti minacce e frasi offensive rivolte alla comandante Luigia Caiazzo, che a tre mesi dal suo insediamento è stata anche esplicitamente invitata ad andarsene. Sul nuovo grave episodio stanno indagando i Carabinieri della locale stazione e della Compagnia di Macomer.
Pochi dubbi sulle motivazioni dell’attentato al gommone e delle minacce alla comandante dell’Ufficio circondariale marittimo che sarebbero strettamente legate alle importanti attività di controllo con relative pesanti sanzioni disposte dalla tenente di vascello Caiazzo nell’ambito anche della Operazione Mare Sicuro. Più difficile, invece, arrivare all’individuazione dei responsabili, che in entrambi i casi hanno agito col favore del buio e per quanto se ne sa non avrebbero lasciato tracce o indizi che potessero tornare utili alle forze dell’ordine.
Che, però, avrebbero già ristretto il campo delle indagini al lungo elenco di operatori del mare e non solo controllati e sanzionati nel corso degli ultimi mesi. Intanto la comandante dell’Ufficio ha ricevuto la solidarietà del sindaco di Bosa, Piero Casula.
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