Un villaggio del sushi, un giardino zen, templi buddisti e induisti, arti marziali, yoga. L’Oriente arriva a Cagliari. Tutto racchiuso nel recinto della Fiera dal 20 al 22 settembre. India, Giappone, Thailandia, Corea del Sud, Tibet e tanti altri Paesi.
Festival d’Oriente la prima volta a Cagliari, dopo le edizioni di Milano, Napoli, Roma e il tour nel resto d’Italia (con una tappa anche in Francia, a Nizza). A disposizione dei visitatori sei padiglioni per circa duecentocinquanta stand in un’area di diecimila metri quadrati. Tra gli appuntamenti più attesi la danza del ventre, le cerimonie del tè e la vestizione del kimono. Mostre fotografiche, bazar ma anche salute con terapie olistiche, i massaggi e le discipline bionaturali.
Tre giornate anche di spettacoli con il concerto dei tradizionali tamburi da guerra giapponesi, la musica Bollywood e Bhangra e la danza del Leone acrobatica cinese. “Il festival – hanno detto gli organizzatori – è nato dieci anni fa per portare la cultura orientale in Italia. Una realtà che è cresciuta sempre di più.
Ora stiamo puntando a dare sempre più una connotazione culturale al festival”. Uno degli obiettivi è il coinvolgimento del pubblico che sarà chiamato a partecipare alle dimostrazioni. Quella di Cagliari sarà la prima tappa del festival per la nuova stagione.
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