Cagliari, in migliaia sotto il Consiglio regionale: “Subito zona franca, basta essere camerieri a casa nostra” Casteddu On line

Sono arrivati da tutta la Sardegna per chiedere l’attuazione del decreto legge 75/98, che consentirebbe alla Sardegna di poter diventare, dopo ventuno anni, zona franca. Sventolano tantissime bandiere dei quattro mori sotto il Consiglio regionale di via Roma a Cagliari, tra le mani di giovani ma, anche, di pensionati. La maxi manifestazione organizzata dal “Comitato spontaneo popolare” riporta il tema della zona franca al centro dell’attenzione. “L’economia potrebbe ripartire, una cosa non da poco. La Sardegna non è competitiva sul mercato nazionale, figurarsi quello mondiale. Non dimentichiamo”, attacca Agnese Ariu di Villacidro, “che i nostri figli sono dovuti partire lontano. Un sessanta per cento di loro, se la zona franca fosse già realtà, non sarebbero stati costretti ad andare via. Non vogliamo più essere camerieri a casa nostra”. Accanto a lei c’è un’altra organizzatrice della manifestazione, Sabrina Sechi di Porto Torres: “L’argomento della zona franca è stato il cavallo di Troia utilizzato da sempre dai politici in campagna elettorale, poi non è mai stato fatto nulla. Ci stiamo spopolando, se continua così ci estingueremo. Non vogliamo andare via dalla nostra meravigliosa terra”, afferma decisa, “noi siamo un popolo identitario, e l’identità a qualcuno fa paura”.
E le storie di “disperazione” sono numerose: da una settantenne di Guasila che ha visto tutti i suoi sette figli andare a cercare fortuna oltre mare, passando per una 54enne di Quartu disoccupata che, però, vuole continuare a restare e lottare per i suoi diritti in Sardegna. Le loro storie si possono leggere nel corso delle prossime ore sul nostro sito http://www.castedduonline.it

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