Si chiama Nabui, ha sede a Oristano ed è la prima società benefit della Sardegna. Una delle sue missioni è combattere lo spopolamento. La denominazione benefit, riconosciuta dalla legge, consente all’impresa, oltre a massimizzare il profitto, anche di raggiungere uno scopo di beneficio comune. Nabui ora lancia una campagna di informazione denominata “non solo profitti” per favorire la nascita e la trasformazione delle aziende esistenti in imprese sostenibili.
“Le società non sono state create per essere organizzazioni politiche e occuparsi di problemi generali – spiega Tomaso Ledda, co-fondatore di Nabui – “ma devono avere il coraggio di farsi sentire quando le fondamenta su cui si regge il sistema sono a rischio. I cambiamenti climatici, le disuguaglianze, l’incapacità di perseguire adeguate politiche di welfare, devono spingere le imprese a interrogarsi sul proprio ruolo sociale, proponendosi come soggetto più inclusivo”.
La società benefit Nabui, nome che deriva dalla traduzione sarda di Neapolis, antica città della Sardegna che si affaccia sul Golfo di Oristano, da anni è impegnata in progetti di innovazione sociale che puntano ad arginare il fenomeno dello spopolamento motivando le comunità. Ne è un esempio “Nughedu Welcome” il progetto che ha trasformato il paese del Centro Sardegna, Nughedu Santa Vittoria, nel primo borgo social eating d’Italia. Nei prossimi mesi la società benefit sarà impegnata in due programmi di rigenerazione: a Baradili in Alta Marmilla, e a Luri, piccolo borgo agricolo di Arborea.
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