Colleghi di cattedra, amici, sindacati. Tutti in piazza Galilei a Cagliari per difendere Andrea Scano, il maestro che si rifiuta di usare il registro elettronico in classe. E che per questo si e visto comminare undici giorni di sospensione dal servizio, dopo le prime contestazioni dell’anno scoro.
“Il nostro collega – spiegano i Cobas – da un anno chiede legittimamente di poter utilizzare il registro cartaceo per le normali operazioni scolastiche: firme di presenza, registrazione voti, attività e quant’altro. Non si tratta di un capriccio né di un rifiuto a priori delle innovazioni. Più semplicemente, il maestro si è reso conto che non esiste una legge che imponga il registro elettronico”.
Andrea Scano solleva una questione di tutela delle privacy. “Appare di solare evidenza – continuano i Cobas – che se il Garante ‘auspica l’adozione di adeguate misure di sicurezza a protezione dei dati’, il maestro vuole significare che ad oggi quelle misure di sicurezza non esistono”.
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