Prende il via a Serramanna giovedì 19 settembre, la seconda edizione di “Stràngius: testimoni del nostro tempo”, il Festival Letterario Internazionale della Letteratura Autobiografica che si terrà per quattro giorni nel centro del paese.
Ospitato in forma itinerante nei cortili delle antiche case di terra e nei centri Ex Montegranatico e la Sala Conferenze Vico Mossa, vedrà un susseguirsi di presentazioni, laboratori, reading letterari e mostre.
Il Festival è un progetto dell’Amministrazione Comunale di Serramanna, realizzato in collaborazione con l’Associazione “Città della Terra Cruda” e della Biblioteca Gramsciana Onlus, che ha l’intento di proseguire nel percorso di valorizzazione della figura del serramannese Vico Mossa che, oltre ad essere stato un architetto e studioso della storia e delle specificità culturali sarde, si cimentò nella stesura di un romanzo autobiografico “I cabilli”.
L’evento realizzato anche grazie alla collaborazione di numerose realtà associative serramannesi, si propone di offrire preziose e proficue occasioni di incontro e confronto tra mondi e culture diversi.
“Siamo particolarmente orgogliosi di presentare un programma di incontri di così alto livello, in un contesto di promozione del nostro territorio e del rispetto tra culture diverse” afferma Guido Carcangiu, assessore alla Cultura del Comune di Serramanna.
“Quest’anno abbiamo voluto dare importanza allo straniero come essere umano – prosegue Giuseppe Manias, direttore artistico del festival – Quindi tutti i nove autori protagonisti dell’evento tratteranno con le loro opere autobiografiche temi che mettono in evidenza l’umanità nella vita di tutti i giorni”.
Il tema “Il Coraggio di essere umani” sarà declinato nel corso degli incontri nelle scuole, laboratori per i più piccoli, reading, presentazione letterarie e mostre che caratterizzano il ricco programma delle quattro giornate.
Da segnalare la partecipazione di importanti ospiti nazionali e internazionali: l’ex bandito Annino Mele e il giornalista e scrittore Anthony Muroni, lo scrittore operaio Angelo Carta, Gianni Andrea Deligia, il sacerdote attivista Pierluigi Di Piazza, il giornalista antimafia Elia Minari, Egidia Beretta madre di Vittorio Arrigoni, attivista assassinato a Gaza, Eric Gobetti storico e giornalista e Jovan Divjak, ex generale bosniaco.
Quattro le mostre ospitate. Franco Putzolu racconta la Sardegna: esposizione delle vignette più rappresentative dell’identità sarda dell’artista serramannese.
A cura di Marina Putzolu e dell’Associazione Internazionale Città della Terra Cruda, Abitare in terra: mostra fotografica di interni di abitazioni in terra cruda della Sardegna.
Vico Mossa, fotografie d’architettura: mostra fotografica frutto dell’intenso lavoro di studio ed elaborazione dell’architettura sarda da parte dell’illustre serramannese.
Le foto raccontano come eravamo: mostra di preziosi documenti fotografici raffiguranti gli ambienti sociali, domestici e familiari della Serramanna di un tempo, a cura dell’Associazione Tradizioni Popolari Serramanna.
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