La Procura di Cagliari ha riaperto il fascicolo sulla morte di Mattia Ennas, il ventenne di Quartu Sant’Elena trovato senza vita all’alba di domenica 25 agosto dopo essere precipitato da un palazzo di via Binaghi, nel quartiere di Mulinu Becciu. Inizialmente l’indagine era stata chiusa indicando il suicidio come causa del decesso, ma ora il pubblico ministero Enrico Lussu ha in mano nuovi elementi per la riapertura del caso.
Tutto è partito dalla denuncia dei genitori del 20enne sulla scomparsa del telefonino e dei documenti del figlio, a cui si sono poi aggiunte una serie di testimonianze raccolte dal padre e dalla madre del ragazzo, che si sono affidati all’avvocato Gianfranco Piscitelli. Al momento non ci sono indagati: la Procura procedere con l’ipotesi di morte in conseguenza di altri reati e di furto.
Ora i carabinieri dovranno verificare quanto riferito ai genitori dagli amici della vittima: Mattia Ennas avrebbe trascorso la sera di sabato in un locale sulla spiaggia del Poetto di Quartu, poi avrebbe conosciuto una ragazza e subito il furto di un IPhone e dei documenti. Poco dopo, il ventenne sarebbe stato visto piangere in viale Poetto. Gli inquirenti vogliono far luce sulle ultime ore di vita del giovane, per questo verranno sentiti altri testimoni e si verificheranno i tabulati telefonici dell’IPohne della vittima.
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