Ha tre bambini. E un altro in arrivo a novembre. Ma a guastare il clima che accompagna il lieto evento potrebbe arrivare una pessima notizia per Tamara Pau, 30 anni cagliaritana: lo sfratto da parte di parte di Area.
La vicenda di Tamara è fatta di difficoltà economiche e legami familiari difficili. La mamma muore nel 2012, il padre conosce un’altra donna, il clima si guasta e lui si trasferisce in un’altra abitazione, lasciando nell’appartamento di via Schiavazzi 46 la figlia, ma sull’alloggio (intestato al padre) grava un debito di 24 mila 630 euro maturato negli ultimi due anni e mezzo. E Area ha chiesto spiegazioni qualche giorno fa, chiedendo i soldi (al padre della donna) e minacciando lo sfratto.
“Io purtroppo l’affitto non son riuscita a pagarlo perché 500 euro mensili non so dove toglierli”, racconta Tamara, “ho tre bambini piccoli e a novembre partorisco, convivo con un compagno che mi aiuta e percepisco una piccola pensione per problemi di salute e sono senza lavoro”. Lo sfratto è stato fissato per il 6 ottobre. All’ufficio contenziosi dell’agenzia reginale hanno chiesto 7 mila e 600 euro in contati per bloccare lo sfratto, ma la casa deve tornare al padre. “L’unica alternativa è la casa della madre del mio compagno ma non posso stare lì in eterno”, spiega Tamara, “chiedo ad Area di venirmi incontro”.
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