Si sono ritrovati a Cagliari per un presidio nel giorno in cui Regione, Confindustria, azienda e sindacati discuteranno del futuro dei circa 350 posti di lavoro della fabbrica di bombe Rwm di Domusnovas, nel Sulcis.
I lavoratori hanno organizzato un partecipato sit in che però non vuole essere una protesta, ma un sostegno all’azione sindacale al tavolo convocato per oggi dall’assessora regionale dell’industria, Anita Pili. L’azienda, che fa parte del gruppo tedesco Rheinmetall, ha infatti annunciato 160 esuberi a seguito alla sospensione delle licenze di esportazioni di armi verso l’Arabia Saudita ed Emirati arabi.
I lavoratori e i loro rappresentanti sindacali sollecitano chiarimenti in merito ai possibili ammortizzatori sociali, mentre la cosiddetta “riconversione”, auspicata dai comitati pacifisti, sembra ancora lontana.
L’ipotesi che appare più realistica – ed è questo il pressing che si chiede di attuare nei confronti del governo – è di far diventare la fabbrica strategica per l’industria bellica nazionale indipendentemente dalle esportazioni per il Medio Oriente.
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