Indica il soffitto di quello che, in origine, non era un appartamento “ma una sala riunioni o qualcosa di simile”. Lì, in quei trenta metri quadri al piano terra di una palazzina di via della Pineta a Cagliari, Stefano S. (il nome intero viene omesso perchè ci sono dei minori di mezzo), aiuto cuoco di quarantasette anni, ci è nato. E, negli anni, ha messo su anche famiglia: “Sono sposato da sette anni, mia moglie non lavora e fa la casalinga. Abbiamo anche due bimbi di tre e sei anni”, spiega l’uomo. Lavoro come aiuto cuoco, stipendio mensile sicuro di circa “mille euro, contando anche gli assegni familiari”. E una “situazione abitativa” quantomeno curiosa: “Non ho mai dovuto pagare l’affitto perchè lo spazio è stato ceduto in comodato d’uso gratuito a mia madre anche se non c’era un contratto, morta qualche anno fa, visto il suo ruolo”. Quale? “Era la portinaia dello stabile”. E le altre bollette? “Le pago, quella elettrica. Quella della spazzatura e dell’acqua, invece, sono incluse in quelle condominiali”. Tutto bene, quindi? Nemmeno per idea: da qualche giorno, stando al suo racconto, gli è stato comunicato l’inizio di una serie di lavori urgenti “legati ad una perdita idrica. Inizieranno il trenta settembre prossimo, ho meno di una settimana per cercare uno spazio nel quale andare a vivere con mia moglie e figli, sennò l’alternativa rischia di essere l’automobile”.
Una situazione spinosa, insomma: “Dovrò incontrarmi con gli assistenti sociali, spero che trovino una soluzione. Un rinvio dei lavori per darmi il tempo di trovare un altro appartamento” sarebbe lo scenario perfetto per Stefano S. L’uomo lancia un appello: “Chiedo un aiuto a chiunque possa aiutarmi a trovare un alloggio, anche definitivo. Posso spendere anche trecento euro al mese d’affitto. Il mio numero di cellulare è +393297893898”.
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