Vienna scalda i motori in vista del 2020 che la vedrà Capitale della Musica e palcoscenico per l’ omaggio a Ludwig van Beethoven nella ricorrenza del 250esimo anniversario della nascita. Il genio di Bonn nella capitale austriaca visse per 35 anni e vi compose gran parte delle sue opere. Il doppio appuntamento sarà dunque l’ occasione per una full immersion nel panorama musicale grazie a un ricco calendario di eventi che spaziano dal repertorio classico alla contemporaneità. L’ Ente per il Turismo di Vienna ha chiesto ad alcuni artisti stranieri di raccontare il loro rapporto speciale con la città e ha ideato in cooperazione con l’ Orchestra Sinfonica di Vienna una voice app interattiva incentrata su Beethoven per Amazon Alexa e Google Home.
“Come 250 anni fa Vienna – è stato ricordato – è la città della musica per eccellenza. Qui tutte le sere 10.000 appassionati di musica ascoltano pezzi di musica classica dal vivo all’Opera di Stato, al Musikverein, al Konzerthaus, al teatro lirico Volksoper e in diverse altre istituzioni musicali”. Musica classica che attinge al grande patrimonio della tradizione ma anche competenza che si manifesta in vari campi: formazione di qualità, grandi teatri lirici e sale da concerto, interpreti e orchestre, musei e luoghi commemorativi dedicati alla musica, ventaglio di servizi per musicisti professionisti, dalla costruzione di strumenti agli studi di registrazione high end, e infine concerti ed eventi alcuni dei quali – come il Concerto di Capodanno e il Concerto di una Notte d’Estate dell’Orchestra Filarmonica di Vienna a Schönbrunn – richiamano gli appassionati da tutto il mondo. “Negli Stati Uniti è Nashville la ‘capitale della musica’ ma in Europa la capitale della musica è Vienna”, dice il cantante, pianista e autore americano Billy Joel. Hans Zimmer, grande autore colonne sonore, rimarca: “Se al mondo c’è un luogo che ispira i musicisti, questo luogo è ed è sempre stato Vienna”.
Per Joshua Bell, fuoriclasse del violino, “Venire qui è il sogno di ogni musicista, è un’ispirazione straordinaria trovarsi in una città dove ogni angolo respira bellezza”. Yuja Wang, pianista superstar, a Vienna si sente a casa: “Ho tanti amici.
Quando sono qui mi sento felice, sicura e amata. È un angolo di paradiso”. Mischiare e confondere motivi celebri del repertorio classico con brani altrettanto classici della disco dance e del pop in un crescendo divertente di virtuosismo musicale farcito di citazioni è gag è stata la chiave con cui il duo formato dal violinista russo Aleksey Igudesman, viennese d’adozione, e dal pianista Hyung-ki Joo hanno animato l’ incontro con i giornalisti promosso a Roma dall’ Ente del Turismo della capitale austriaca per rinarcare che “Vienna è la città del passato, del presente e del futuro della musica”. Un dato eloquente riguarda, ad esempio, i 129 conservatori musicali sovvenzionati dallo Stato.
Beethoven strinse un legame profondo con la città in cui trascorse gran parte della sua vita. Il “Fidelio”, la sua unica opera lirica, debuttò proprio al Theater an der Wien nel novembre 1805. Le autorità cittadine pagarono il compositore perché rinunciasse trasferirsi a Londra. A Beethoven sarà, tra l’ altro, dedicato interamente Il Film Festival 2020. La App “Vienna’s Beethoven” racconta la vita del compositore con aneddoti e sorprese. Per la colonna sonora, costituita da registrazioni dell’Orchestra Sinfonica di Vienna diretta da Philippe Jordan, sono stati selezionati passaggi significativi delle nove sinfonie.
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