Un nuovo progetto potenzierà il sito archeologico di Tanca Manna, nel cuore della città di Nuoro, dove sono in corso ulteriori scavi, e lo renderà fruibile al pubblico già dalla primavera 2020.
E’ stato presentato oggi nel punto in cui sorge l’imponente nuraghe che domina la città dall’archeologo e coordinatore del progetto, Demis Murgia, dall’assessora comunale al Turismo Rachele Piras, dal funzionario della soprintendenza di Sassari Gianluigi Marras, dal direttore del Museo Archeologico di Nuoro Stefano Giuliani e dalla band Apollo Beat.
“Per la prossima primavera contiamo di dare una struttura a questo sito che stiamo cercando di realizzare con un’architetta esperta come Martina Marras – ha spiegato Murgia – è prevista una struttura recettiva con biglietteria, bookshop e punto ristoro. Sarà possibile lungo il percorso di visita nell’area archeologica utilizzare dei visori, dove grazie alla realtà virtuale (curata in 3d dalla società Inoche) si potrà ammirare la ricostruzione storica del villaggio di 3600 anni fa. Saranno frequenti inoltre dei laboratori didattici di archeologia sperimentale”.
Nel piazzale di Tanca Manna sono stati esposti alcuni ritrovamenti degli anni 60 appartenenti a un periodo che va dalla fine dell’età del bronzo (1350 a.C) all’inizio dell’età del ferro (1100 a.C): la pintadera, le brocche ascoidi decorate e le fusaiole.
Gli scavi di quest’anno, diretti dal prof. Maurizio Cattani, in collaborazione con l’Università di Bologna, hanno consentito di individuare una nuova capanna. “Il museo archeologico di Nuoro presta molta attenzione al materiale acquisito da questo sito, materiale che esporremo nei nostri spazi espositivi – ha detto Giuliani – Un sito che ha una forte vocazione territoriale: il nostro obiettivo è legare la città con questi luoghi, da vivere attraverso laboratori, concerti e attività”.
Stasera alle 18.30, proprio sotto il Nuraghe, ci sarà il concerto degli Apollo Beat che presentano in anteprima il nuovo disco: “Questo concerto chiude i festeggiamenti del Redentore – ha detto l’assessora Piras – Il loro lavoro musicale è contestualizzato per esaltare la nostra storia e restituirla alla città”.
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