Due denunce, tre segnalazioni ai servizi sociali del Comune, una diffida presentata attraverso il loro avvocato, c’è pure un esposto. Tutti atti di “sos” che vanno dal 2011 al 2016, “ma le email sono più recenti, anche del 2018”. Carte ufficiali che descrivono la situazione di “follia” che, “dal 2008 a oggi”, starebbe vivendo una giovane coppia residente in un appartamento al primo piano di una palazzina di via Is Mirrionis. Sara M., 30 anni, nata in un paesino dell’area vasta cagliaritana e attuale proprietaria della casa, vive in cinquanta metri quadri insieme al suo compagno. Il loro “incubo” avrebbe il volto di un anziano, “ultraottantenne”, che, “tra minacce di morte, lanci di oggetti e insulti non ci consente di vivere una vita serena”. In più di un’occasione “ci ha minacciato con spranghe di ferro, ogni volta che esco di casa e mi vede mi insulta, dicendo che sono una spacciatrice e una poco di buono”, racconta Sara, che chiede di non essere ripresa in volto “perchè ho paura di subire danni ulteriori”. Il suo compagno, come si legge un esposto del diciotto settembre 2017, parla di “minacce di morte”. L’anziano vicino gli avrebbe urlato frasi quali “ti occiu”, “ti spaccu sa facci”, “chi t’acciappu fadi su segnu de sa cruxi” e altre parole tutt’altro che carine. Stesso trattamento utilizzato, sempre stando alle denunce, nei confronti della sua compagna: “Brutta bag****”, “si occiu, mi da pagaisi, sinci fazzu torrai, bruttu crabu”, come riportato in una denuncia fatta in questura nel dicembre di tre anni fa.
“Lui abita al piano terra, non tollera nemmeno che parcheggiamo l’automobile in strada davanti casa, più di una volta ha lanciato contro frutta e verdura”. Sara M. e il suo compagno hanno inviato anche delle segnalazioni ai Servizi sociali del Comune, nel mese di aprile 2018: “Veniamo accusati di rubare in continuazione dal suo appartamento e di buttare nel suo giardino sostanze tossiche. Frequentemente spara con una pistola, forse scacciacani, soprattutto in orari notturni per intimidirci”. La coppia non ne può più: “Spero che con questo articolo qualcuno possa fare qualcosa, tra l’altro nella casa del signore c’è una situazione igienico sanitaria grave, è invasa dai topi e lui non partecipa alla raccolta differenziata e abbandona i rifiuti in strada, attirando gli animali. Chiedo un intervento di tutti gli enti competenti, questa situazione va risolta”.
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