Secondo sciopero della fame per il figlio morto su lavoro Cagliaripad

“Sono anni che mi batto per conoscere la verità, ma tutti mi hanno abbandonato. Non mi muoverò dalla tomba di mio figlio fino a che non avrò risposte”: è un appello disperato quello di Lena Dodaj, madre di Maringleno, un operaio di origine albanese morto a 25 anni, il 18 ottobre del 2011, dopo essere precipitato dal tetto di una ditta di Narni Scalo .

La donna, che chiede di fare piena luce sulla vicenda, in particolare sulle ultime ore del giovane trascorse all’ospedale di Terni, ha iniziato lo sciopero della fame.
È la seconda protesta di questo tipo dopo quella intrapreso nel giugno 2017. La donna è decisa a dormire all’interno della cappella nella quale riposa il figlio, nel cimitero di Terni.
“Sarò qui – ha detto – finché non verranno riaperte le indagini sulle cause della morte, sarà riesumato il corpo e io potrò vedere il luogo in cui è avvenuto l’incidente”.

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