Ha vent’anni, è un centrocampista molto valido ed è anche scrittore. Mohamed Gayè, ivoriano, arriva in Sardegna dopo tante peripezie: “Ero stato scelto da un procuratore di calcio insieme a un mio amico per fare dei provini in Francia. Sono finito anche a Dubai, poi all’improvviso, ritornati in Tunisia, quell’uomo è scappato e ci ha lasciati lì”. Ed è proprio dalle coste nordafricane che Gayè è arrivato in Sardegna, dopo un lungo e duro viaggio. “Sono stato accolto dalla casa famiglia di Assemini ‘Promozione Sociale’, sono loro ad avermi accolto. Sono potuto andare a scuola e ho continuato a giocare a calcio”. Gayè ha anche scritto due libri, “Il viaggio per rinascere” e “La vita è anche poesia”. E, proprio con l’ultima uscita, il ventenne spera di vendere molte copie: “Tutti gli incassi andranno in beneficenza a un’associazione che tutela e protegge i bambini albini nel mio paese. Potrò così donare loro anche creme solari e occhiali”. Qualche giorno fa il premio ricevuto dall’Ussi Sardegna (l’Unione della stampa sportiva isolana) proprio per il suo secondo scritto.
“Sto già preparando un terzo libro incentrato sulle donne africane e quelle europee”, annuncia. “La Sardegna è accogliente, la mia nuova vita è qui, porto l’Isola nel cuore”. Vestire, magari in un domani non troppo lontano, la maglia del Cagliari Calcio? “Magari. Se il destino lo vorrà…”.
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