Cooperative comunitarie in campo tra innovazione sociale e lotta a spopolamento e disoccupazione. Sono alcuni degli obiettivi del progetto Me.Co. – Mentoring e Comunità per lo sviluppo eco-sostenibile, programma Interreg, Italia-Francia Marittimo presentato questa mattina al THotel a Cagliari. Per Claudio Atzori, presidente di Legacoop Sardegna, la Cooperativa di comunità è uno strumento che va oltre la semplice impresa ma anche un elemento per “provare a dare una soluzione ai problemi legati allo spopolamento e risposte alla richiesta di sostenibilità che serve sia al piccolo centro ma soprattutto alla Regione”.
Per Atzori è “necessario un cambiamento nel modo di pensare” non solo voltando pagina ma “scrivendo un nuovo libro”. Dal presidente di Legacoop, che ha rimarcato l’importanza dell’essere “comunità” anche un appello ai sindaci perché si “siedano assieme alla Regione per riscrivere un nuovo modello di sviluppo, che non deve buttare tutto quello che c’è”. Quanto al progetto, come ha detto Nicoletta Buratti, docente all’università di Genova (struttura capofila del progetto) ha come punto di partenza la territorialità, l’attaccamento ai territori e la voglia di mettersi in gioco. “Si tratta di dare uno stimolo all’imprenditorialità e all’autoimprenditorialità che parte dal basso e in zone interne”. Alessandra Zedda, assessore regionale del Lavoro ha parlato di “nuova sfida”.
“E’ necessario pensare di investire al meglio le risorse comunitarie. Il Fondo sociale europeo ci consente di avere formule più snelle e noi dobbiamo usarle tutte. È necessario spendere presto dando gambe ai progetti coerenti e apprezzati dalle comunità e dai territori”. Per Emiliano Deiana presidente dell’Anci è necessario concentrarsi sulla programmazione e “considerare i termini dello sviluppo, lotta allo spopolamento, in capo alle istituzioni”.
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