Quello dei cambiamenti climatici è un tema in piena agenda dei media, strettamente attuale. Solo ieri migliaia di persone in tutto il mondo sono scese in piazza sull’onda green lanciata dall’attività svedese Greta Thunberg. Il riscaldamento globale e l’inquinamento sono temi all’ordine del giorno con cui big del mondo devono ormai fare i conti. E non più rimandabili. Ma non solo manifestazioni anche convegni in tutto il mondo. Come il “ 2nd World Congress on Climate Change”, in corso a Berlino.
Tra gli illustri relatori da tutto il mondo fra cui importanti politici come il Ministro Cinese Rongshuo Cai, l’unico italiano presente Bruno Cossu, professione avvocato, studioso di temi ambientali con numerosi brevetti, che ha presentato un progetto per abbattere il global warming.
Scientificamente si chiamano “artificial upwelling” e “forced downwelling”: “il loro utilizzo congiunto nell’ambito di impianti OTEC, può contribuire a ridurre, in modo significativo, sia la quantità di anidride carbonica presente nell’atmosfera che l’emissione di gas ad effetto serra e, quindi, il global warming. Attraverso questa macchina è possibile con l’upwelling di grandi masse di acque marine fredde e profonde, ricche di nitrati, fosfati e silicati, ad opera di numerose pompe, determinare, al tempo stesso, la fertilizzazione delle acque superficiali e una diminuzione della loro temperatura, e, quindi, una riduzione – sia in via immediata, che progressiva nel tempo – dell’anidride carbonica presente nell’atmosfera. Da un lato, la fertilizzazione di ampie superfici marine provoca un impetuoso sviluppo del fitoplancton, che è uno dei principali assorbitori dell’anidride carbonica. Dall’altro, la capacità di assorbimento dei gas da parte delle acque marine aumenta in modo rilevante con la diminuzione della loro temperatura. Anche il downwelling – continua Cossu – comportando l’affondamento delle acque superficiali più calde e contestualmente l’affioramento di quelle sottostanti – contribuisce a una riduzione della temperatura di tale strato del mare; inoltre, determina il confinamento negli strati marini profondi dell’anidride carbonica che è stata assorbita dalle acque superficiali. La contemporanea utilizzazione, nell’ambito di impianti OTEC, di pompe per l’artificial upwelling e per il forced downwelling consente di produrre elettricità, attraverso lo sfruttamento delle energia termica dei mari e, quindi, di una energia pulita e rinnovabile; Inoltre, l’impianto, in una delle sue versioni, può utilizzare, come pompa di aspirazione, un idroaspiratore che, grazie all’energia delle onde, sfrutta l’effetto venturi, operando, così, come una macchina statica, priva di organi meccanici in movimento.”.
“E’ stata un’esperienza molto positiva confrontarsi con studiosi di tutto il mondo – ha commentato – spero che questo progetto venga preso in considerazione.Ormai non è più dubitabile che i sempre più frequenti disastri ambientali provocati da eventi meteorologici estremi impongano alla Comunità internazionale di adottare, quanto prima, tutte le misure necessarie a rallentare/contrastare i cambiamenti climatici in corso.”
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