“Pregiatissimo premier Giuseppe Conte,
leggo della sua visita a Cagliari nella veste non di capo del governo, ma di docente di diritto civile, ed è a questo suo ruolo formale al quale intendo rivolgermi da funzione strumentale orientamento del maggiore Liceo Artistico di Cagliari, nodo di studenti di tutta l’area metropolitana cagliaritana.
Lei sarà ospite al palazzo Viceregio di Cagliari in veste accademica, nella quale dovrà delucidare su ‘Autonomia e responsabilità nella gestione delle crisi: quali modelli nazionali, europei e internazionali?’, tema complesso, al quale lei invitato dall’Università di Cagliari è chiamato a relazionare. Sarebbe fantastico per gli studenti cagliaritani attempati e i loro figli e nipoti che hanno seguito la loro strada, se lei ragionasse su una incredibile anomalia politica dell’ autonomia isolana, figlia di uno statuto autonomo regionale tanto celebrato politicamente dalle istituzioni italiane tutte: orbene, l’anomalia è che Cagliari è l’unica città metropolitana europea e occidentale (presumiamo l’unica al mondo) ancora priva nel 2019 di un’Accademia di Belle Arti e d’Alta Formazione Artistica.
Insomma, formarsi artisticamente in un’Accademia non rientra nei diritti civili di cui Cagliari e lo studente cagliaritano usufruiscono e questo parrebbe un problema serio in uno scenario artistico e culturale dove la dimensione artistica locale è un’attrattiva turistica e smuove l’economia dell’industria di tale settore, mi sbaglio? Speranzoso di un suo intervento in tal senso, nell’interesse di una situazione insostenibile non solo dal punto di vista del diritto delle pari opportunità di studio, la saluto con stima e affetto, cordialmente,
Mimmo Domenico Di Caterino
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