Istituita nel corso della precedente legislatura, l’Unità di progetto “Ufficio di coordinamento regionale per l’accoglienza migranti” verrà soppressa dalla Giunta della Sardegna di centrodestra guidata da Christian Solinas. La scadenza naturale dell’organo era il 31 dicembre 2019, ma l’Esecutivo, su proposta dell’assessora agli Affari generali Valeria Satta (Lega), ha deciso di attribuire alla direzione generale del Lavoro le risorse umane e finanziarie per la conclusione dei progetti ancora in corso.
“E’ strano – fa notare il consigliere regionale del Pd Valter Piscedda – che tra le diverse unità di progetto si proponga la soppressione solo di questa, nonostante scada il 31 dicembre”. L’esponente dem parla di “un atto fortemente politico, sulla scia delle posizioni razziste e xenofobe mostrate finora dal capitano leghista e dai suoi sodali, ben radicati in Sardegna anche all’interno del Consiglio regionale”. Piscedda ricorda anche che “questa unità di progetto ha finora consentito che in Sardegna il fenomeno dell’immigrazione e degli sbarchi incontrollati avesse una gestione centralizzata, efficace ed efficiente, in perfetta sintonia con le prefetture, le forze di polizia, le strutture sanitarie ed i comuni, precedentemente abbandonati al proprio destino”.
Per tutti questi motivi ha depositato una mozione che impegna il governatore e la sua Giunta, innanzitutto a mantenere il quadro organizzativo attuale, almeno in attesa della discussione in Aula, poi a relazionare il Consiglio “sullo stato delle azioni della Giunta relative alla gestione dei flussi migratori, sulle strategie per garantire un’adeguata integrazione sociale e assistenza sanitaria per i migranti, sulle azioni di cooperazione con i paesi di provenienza dei flussi migratori e sulle politiche che la Giunta vorrà adottare per una gestione unitaria del fenomeno”.
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