“La prima bella notizia è che sterilizziamo l’incremento dell’iva, 23 miliardi sono stati trovati, c’è qualche cosa che ci manca ma siamo ambizioni”, ha detto il premier Giuseppe Conte.
“Il mio obiettivo è più soldi in busta paga ai lavoratori dipendenti, lo abbiamo scritto nel programma”, ha aggiunto il presidente del consiglio, rispondendo ad una domanda dei giornalisti, fuori da Palazzo Chigi, sul taglio del cuneo fiscale.
“Il mio obiettivo è consentire di abbassare l’iva. Stiamo lavorando – ha annunciato – per far scendere l’iva sulle bollette dal 10 al 5 così come abbassare all’1 l’iva su prodotti come il pane, il latte e la frutta. Ma per fare questo bisogna incrementare l’utilizzo di mezzi alternativi al contante e per fare questo il piano è dare a tutti la possibilità di accedere a mezzi elettronici di pagamenti a costo zero”.
Intanto è in corso a Palazzo Chigi una riunione tra il presidente del consiglio Giuseppe Conte e i ministri degli Esteri Luigi Di Maio e della Difesa Lorenzo Guerini.
Un “superbonus” per chi paga con carte e bancomat nei settori più a rischio evasione. Da abbinare al meccanismo del cashback mensile su tutti i pagamenti tracciabili e da dare tutto in una volta, magari a inizio anno (tanto che già sarebbe stato ribattezzato ‘bonus della Befana’). E’ una delle ipotesi allo studio in vista della manovra per incentivare la moneta elettronica. Si inserirebbe, però, spiegano fonti qualificate, all’interno del piano più complessivo della “nuova Iva”, con rimodulazione delle aliquote.
Un “superbonus” del 19% fino a 2500 euro di spesa: è questa l’ipotesi cui si starebbe lavorando in queste ore. L’entità del bonus, spiegano fonti di governo, dipenderà dalle risorse, ma l’idea è quella di restituire fino a 475 euro ai contribuenti che nell’anno precedente abbia speso fino a 2500, con carta o bancomat, per spese in alcuni settori che sono più a rischio evasione.
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