Sconcerta la proposta di rendere obbligatorio il seppellimento per i prodotti abortivi entro le venti settimane, istituire un registro dei “bambini mai nati” e uno spazio dedicato nel cimitero di San Michele, avanzata in una mozione del centro destra alla guida del Comune di Cagliari: è la posizione espressa dalla Camera del Lavoro Cgil, che evidenzia come si tratti di una materia ampiamente normata che fino ad ora ha garantito regole universali e diritti costituzionali e che pertanto non si capisce proprio l’esigenza di minare, a meno che non si voglia mettere in discussione l’autodeterminazione delle persone, la libera scelta delle donne e imporre, attraverso provvedimenti amministrativi, cosa si deve o non si deve fare per non urtare la presunta “etica comune”. La Cgil di Cagliari chiede pertanto che la mozione venga immediatamente ritirata.
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