Le donne moschettiere che difendono Castello dall’isolamento: “Sindaco Truzzu, il quartiere è alla deriva” Casteddu On line

Castello rocca a noi cara è ora di affermare con energia: tutti per uno, uno per tutti. E lo fanno le donne senza tentennamenti. Il quartiere medioevale, con i suoi ruderi bellici riesce ad essere meraviglioso per girare lungometraggi, superba “location” per vedute a trecentosessanta gradi sulla città. Una visita a Cagliari prevede obbligatoriamente, un passaggio al museo, alle due torri rimaste ed affacciarsi da Via Santa Croce vista Stampace o dal via del Fossario vista mare Monte Urpinu. Ddalle parole degli ultimi residenti storici, la presenza dei grandi locali smorza quella apparenza di tranquillità idea, pare non si dorma nelle ore deputate al sonno. Come riqualificare Casteddu ‘e Susu, che dai fasti della metà del secolo scorso, quando vi risiedevano migliaia di abitanti, attualmente circa un migliaio con centinaia gli vani di immobili totalmente vuoti e fatiscenti. Riunioni su riunioni da quando abbiamo fondato il Comitato di Salvaguardia di Castello nei primi anni ottanta ed ancora prima il Comitato di Quartiere (per chi lo ricorda installazione con giochi nel vuoto urbano del portico Vivaldi Pasqua. Poi Arti e Mestieri, che partendo dall’artigianato fece divenire il quartiere la sede dei restauratori e degli antiquari. Sino all’invasione di popolo per una grandiosa edizione Sa Die De Sa Sardinia.

E ora? Tenta un gruppo agguerrito, il Comitato Casteddu de Susu – composto da tante donne in particolare, mi consentano tutti i residenti e no, le 4 moschettiere che difendono la rocca medioevale: Carmen Sulis, Francesca Pitzianti, Monica Zuncheddu, Rebecca Lewis Lalatta sempre concrete e sul pezzo. La loro idea: “Vi sono tante cose da fare, in un quartiere lasciato alla deriva da decenni, ma vogliamo iniziare dalle piccole cose votate nell’ultimo riunione, presto incontreremmo il sindaco Paolo Truzzu a cui rappresenteremo il risultato della partecipatissima assemblea”. Benissimo, iniziare dalle piccole “cose” ma sarà necessario programmare con il piano particolareggiato, anche esso fermo ai box da troppo tempo, gli interventi complessivi perché il nostro, il quartiere dei cagliaritani, il quartiere di tutti non rimanga murato nei secoli dei secoli. Seppur “vent’anni dopo”. Viva il re, Viva Dumas e Viva le moschettiere.

Gianfranco Carboni

L'articolo Le donne moschettiere che difendono Castello dall’isolamento: “Sindaco Truzzu, il quartiere è alla deriva” proviene da Casteddu On line.

Le donne moschettiere che difendono Castello dall’isolamento: “Sindaco Truzzu, il quartiere è alla deriva” Casteddu On line

Castello rocca a noi cara è ora di affermare con energia: tutti per uno, uno per tutti. E lo fanno le donne senza tentennamenti. Il quartiere medioevale, con i suoi ruderi bellici riesce ad essere meraviglioso per girare lungometraggi, superba “location” per vedute a trecentosessanta gradi sulla città. Una visita a Cagliari prevede obbligatoriamente, un passaggio al museo, alle due torri rimaste ed affacciarsi da Via Santa Croce vista Stampace o dal via del Fossario vista mare Monte Urpinu. Ddalle parole degli ultimi residenti storici, la presenza dei grandi locali smorza quella apparenza di tranquillità idea, pare non si dorma nelle ore deputate al sonno. Come riqualificare Casteddu ‘e Susu, che dai fasti della metà del secolo scorso, quando vi risiedevano migliaia di abitanti, attualmente circa un migliaio con centinaia gli vani di immobili totalmente vuoti e fatiscenti. Riunioni su riunioni da quando abbiamo fondato il Comitato di Salvaguardia di Castello nei primi anni ottanta ed ancora prima il Comitato di Quartiere (per chi lo ricorda installazione con giochi nel vuoto urbano del portico Vivaldi Pasqua. Poi Arti e Mestieri, che partendo dall’artigianato fece divenire il quartiere la sede dei restauratori e degli antiquari. Sino all’invasione di popolo per una grandiosa edizione Sa Die De Sa Sardinia.

E ora? Tenta un gruppo agguerrito, il Comitato Casteddu de Susu – composto da tante donne in particolare, mi consentano tutti i residenti e no, le 4 moschettiere che difendono la rocca medioevale: Carmen Sulis, Francesca Pitzianti, Monica Zuncheddu, Rebecca Lewis Lalatta sempre concrete e sul pezzo. La loro idea: “Vi sono tante cose da fare, in un quartiere lasciato alla deriva da decenni, ma vogliamo iniziare dalle piccole cose votate nell’ultimo riunione, presto incontreremmo il sindaco Paolo Truzzu a cui rappresenteremo il risultato della partecipatissima assemblea”. Benissimo, iniziare dalle piccole “cose” ma sarà necessario programmare con il piano particolareggiato, anche esso fermo ai box da troppo tempo, gli interventi complessivi perché il nostro, il quartiere dei cagliaritani, il quartiere di tutti non rimanga murato nei secoli dei secoli. Seppur “vent’anni dopo”. Viva il re, Viva Dumas e Viva le moschettiere.

Gianfranco Carboni

L'articolo Le donne moschettiere che difendono Castello dall’isolamento: “Sindaco Truzzu, il quartiere è alla deriva” proviene da Casteddu On line.