Un’aquila del Bonelli è stata uccisa con una fucilata nelle campagne di Giba. Il rapace è di una specie a rischio estinzione: tra cibo avvelenato e “uccisioni dirette” è stato possibile rivederla volare sui cieli sardi solo dopo un bellissimo progetto “avviato dal parco di Tepilora”, come ricordano le Guardie Ambientali Sardegna. È loro il post di sdegno a poche ore dal l’abbattimento dell’aquila: “L’ idiozia di sparare una fucilata contro una specie a rischio di estinzione! L’ idiota ora magari si sente anche appagato dopo aver imbracciato il fucile e ucciso una rara aquila del Bonelli nelle campagne di Giba! Gesto deplorevole che merita solo indignazione e disprezzo!”.
“L’ aquila del Bonelli mancava dai cieli sardi dagli anni 80 portata sull’orlo della totale scomparsa a causa del disturbo dei siti di nidificazione, bocconi avvelenati e uccisione diretta! Da un paio di anni però grazie a un progetto avviato dal parco di Tepilora, regione Sardegna, Ispra e altri enti, diversi esemplari del maestoso rapace sono stati reintrodotti sull’isola ambientandosi rapidamente e costantemente monitorati! Ci aspettavamo la notizia della prima riproduzione dopo l’ambientamento e invece dobbiamo prendere atto che qualcuno nonostante l’era della tecnologia e del progresso è rimasto mentalmente all’era della pietra! Rimane tanto rammarico per un tale gesto, come possiamo continuare a parlare di biodiversità se non riusciamo ad uscire da questo atavico isolamento mentale?”.
L'articolo Orrore a Giba, “uccisa un’aquila del Bonelli: chi ha imbracciato il fucile è un idiota” proviene da Casteddu On line.