Scuola, mons. Russo: “Crocifisso? Da Fioramonti parole avventate” Casteddu On line

“Ogni tanto qualcuno usa questo segno di comunione in modo divisivo. Spero che si rifletta su ciò che è stato detto in modo avventato. In questo momento abbiamo bisogno di questi simboli. Il crocifisso non fa male e non offende nessuno. È assolutamente un segno positivo”. Lo ha detto il segretario generale della Cei, mons. Stefano Russo, in un’intervista al Tg2000, il telegiornale di Tv2000, commentando le parole del ministro dell’Istruzione Lorenzo Fioramonti in merito al crocifisso fuori dalle aule scolastiche.
“Dalle dichiarazioni del ministro – ha sottolineato mons. Russo – emerge una contraddizione. Quando Fioramonti parla di una scuola laica probabilmente vuole mettere in evidenza dei valori che il crocifisso racchiude completamente. Sono valori di tolleranza, di pace, di condivisione e accoglienza che appartengono non solo alla fede ma costituiscono attraverso questo simbolo un segno identitario della nostra cultura. Milioni di persone che vivono in Italia sono fortemente legate a questo simbolo che è soprattutto un simbolo di pace riconosciuto da tutti”.
“Io vengo dalle Marche – ha ricordato mons. Russo a Tv2000 – un territorio colpito dal terremoto. Sono rimasto impressionato da come la gente è attaccata ai simboli religiosi. Anche persone che non hanno necessariamente un’esperienza di fede riconoscono nel crocifisso un segno di civiltà. Pretendono che oltre alle case vengano ricostruite anche le chiese. Sono luoghi che rappresentano la nostra civiltà. Il Cristianesimo ha intriso la nostra civiltà di questi segni che sono positivi per tutti”.

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