Cagliari, maxi sequestro da 12 milioni di euro: nel mirino sei imprenditori industriali e il valzer dei prestanome Casteddu On line

Le Fiamme Gialle hanno sequestrato 8 immobili, quote societarie di 14 imprese, conti  correnti, investimenti in fondi presso istituti di credito, 3 complessi aziendali, nonché 8 tra autoveicoli e motoveicoli, in esecuzione di un decreto di sequestro preventivo, finalizzato alla confisca per equivalente, sino a concorrenza di 12,2 milioni di euro, emesso dal giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Cagliari nei confronti di 6 imprenditori e 2 società. 
 L’attività scaturisce da una complessa investigazione di polizia economico-finanziaria, sviluppatasi per oltre un anno, che ha portato ad acquisire elementi probatori circa la realizzazione di un’articolata frode che ha consentito l’ottenimento di indebite erogazioni ed agevolazioni previdenziali in favore di imprese operanti nel settore industriale cagliaritano. 
 Le investigazioni dei Finanzieri del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Cagliari, 
hanno individuato gli autori degli illeciti ricostruiti in un gruppo di imprenditori che, 
attraverso aziende amministrate da “prestanome”, ma di fatto a loro riconducibili, 
attraverso il sistematico ricorso al licenziamento di lavoratori dipendenti ed alla loro 
successiva riassunzione per il tramite di aziende collegate a quelle che avevano effettuato 
i licenziamenti, aggirando le disposizioni di legge in materia, hanno acquisito illecitamente 
sgravi contributivi ed agevolazioni economiche e fiscali, previsti dalla legge 223/1991 ed 
erogati dall’I.N.P.S., per un ammontare di circa 3,5 milioni di euro. 
 
In aggiunta, le medesime società hanno utilizzato fatture per operazioni inesistenti per 1 
milione di euro circa, omesso di versare l’imposta sul valore aggiunto per 3,2 milioni di 
euro e le ritenute fiscali operate per 1,6 milioni di euro. 
 
Attraverso il detto modus operandi, le predette aziende, beneficiando degli sgravi 
contributivi e dei contributi economici non spettanti ed omettendo di versare all’Erario le 
imposte dovute, hanno potuto “abbattere” il costo della manodopera del personale 
impiegato, di fatto attuando, nel mercato di riferimento, forme di concorrenza sleale 
potendo offrire ai committenti prestazioni economicamente più vantaggiose rispetto a 
quelle di altre imprese. 
 

Due delle aziende coinvolte sono state poste sotto sequestro per violazione della disciplina sulla responsabilità amministrativa delle persone giuridiche (la così detta

responsabilità para penale)  ai sensi del d.lgs. 231/2001  nei confronti delle quali è stato altresì disposto il sequestro di disponibilità per 3,6 milioni di euro. 
 
Le condotte penalmente rilevanti, che hanno cagionato un danno all’I.N.P.S., saranno, 
altresì, oggetto di segnalazione alla Procura Regionale della Corte dei Conti, per 
l’eventuale emersione di profili di responsabilità amministrativa a carico degli imprenditori. 
 
L’importante operazione di servizio costituisce espressione della costante azione della 
Guardia di Finanza di Cagliari a tutela del bilancio pubblico e della legalità 
economico-finanziaria, a salvaguardia dei cittadini ed imprenditori che operano nella 
legalità, con correlata aggressione dei patrimoni illecitamente accumulati. 

L'articolo Cagliari, maxi sequestro da 12 milioni di euro: nel mirino sei imprenditori industriali e il valzer dei prestanome proviene da Casteddu On line.