La conta dei danni? La fa il figlio Stefano: “Tre capannoni, una mungitrice, un trattore, cinquecento balle di foraggio e erba medica e altre cinquecento di paglia”. Totale? “Duecentomila euro andati in fumo”, aggiunge il padre, Giuseppe Serra. Questi i danni provocati dall’incendio scoppiato tra lunedì e martedì nella loro azienda ad Ortacesus. “Ero ritornato da Parma, da trent’anni questo era l’unico sostentamento per me, mia moglie e i miei due figli”, spiega a Casteddu Online l’allevatore. “Ora è tutto distrutto, non so più cosa fare. Ho un gregge di seicento pecore che, adesso, sono costrette a restare sempre all’aperto”. Il rogo è stato devastante, e ci sono indagini in corso. “Non sono assicurato, purtroppo”, afferma il cinquantaquattrenne. “Chiedo un aiuto a chiunque abbia soldi. Vorrei tanto andare a trovare i calciatori del Cagliari, loro potrebbero aiutarmi”. Chissà. Intanto, una prima catena di solidarietà c’è già, ed è bella robusta. A crearla è stata una nipote dell’allevatore, Jessica Corrias.
“Stiamo facendo una raccolta fondi, mio zio non si meritava tutto questo.Tutto il suo lavoro di una vita è andato distrutto in una sola notte. Ecco, di seguito, il link per le donazioni: https://www.gofundme.com/f/raccolta-fondi-per-incendio-ditta-serra
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