“Divieto, a decorrere dal 1 gennaio 2022, di utilizzo di prodotti di plastica monouso nelle mense e negli uffici pubblici della Sardegna”. La novità è contenuta nella proposta di legge dei Riformatori sardi e impegna la Regione dal 1 gennaio 2022, data scelta per consentire alle amministrazioni di programmare le gare d’appalto. Non solo: l’uso della plastica monouso viene totalmente vietato nelle manifestazioni e nelle sagre organizzate o comunque sostenute dalla Regione o da enti ad essa collegati e nei parchi, nelle aree marine protette e nelle spiagge del demanio regionale (sono esclusi dal divieto – la cui inosservanza comporta sanzioni da 50 a 2mila euro – gli oggetti di plastica monouso utilizzati in ambito sanitario e, più in generale, per la cura della persona ad esempio nelle RSA, nelle case per anziani, negli asili nido, etc.).
“Con questa proposta di legge per la prima volta la Regione si adegua schierandosi a favore di un futuro sostenibile e rispettoso nei confronto dell’ambiente e delle future generazioni”, spiegano i Riformatori. “L’impiego della plastica in tutti i settori ha dato un contributo molto importante al progresso e al miglioramento delle condizioni di vita dell’umanità: basti pensare all’igiene degli ambienti e degli alimenti. Tuttavia la situazione negli ultimi 50 anni è sfuggita di mano e nell’ubriacatura generata dalla modernità e da uno sviluppo poco improntato sul rispetto dell’ambiente e sulla tutela del territorio abbiamo perso di vista la Natura, perfino la nostra natura di Isola – continuano i consiglieri regionali dei Riformatori – La necessità di ridurre la plastica acquista infatti particolare importanza per la nostra Regione, al centro del mar Mediterraneo, gran parte dei cui 1849 chilometri di coste hanno necessità di essere tutelati nel modo migliore possibile, non solo contro l’edilizia abusiva ma anche contro tutte le possibili fonti di inquinamento. L’accumulo di plastica infatti danneggia attività economiche importanti, come il turismo, la pesca, il trasporto marittimo”.
Sul fronte delle Amministrazioni Comunali, l’articolo 3 della proposta di legge mira a rendere coerenti con le direttive europee i target di che i Comuni devono conseguire nella raccolta differenziata dei prodotti monouso. Per favorirne il recupero e limitare la dispersione nell’ambiente, la Giunta regionale adotterà le misure necessarie per attivare sistemi di cauzione-rimborso e altri sistemi basati sulle best practices individuate a livello europeo, introducendo forme di incentivazione alla collaborazione dei cittadini.
Con questa proposta di legge la Regione, oltre a promuovere nelle scuole e negli uffici pubblici e privati del territorio regionale l’uso di contenitori riutilizzabili per le bevande, promuove anche l’uso alimentare dell’acqua pubblica. A questo proposito la Giunta regionale si attiva nei confronti dei soggetti preposti per migliorare la qualità dell’acqua pubblica, anche attraverso l’applicazione della Direttiva Water Safety Plan.
Dalle buone pratiche al monitoraggio. La Giunta regionale dovrà verificare la quantità di prodotti di plastica immessi sul mercato sardo, rilevare annualmente i risultati raggiunti in termini di riduzione dell’utilizzo dei medesimi e di materiale avviato al riciclaggio. Dovrà anche istituire un sistema di monitoraggio costante finalizzato a verificare la presenza di rifiuti di plastica e le microplastiche nell’ambiente, in particolare nell’ambiente acquatico, e in tutti gli ambiti in cui la loro presenza può nuocere alla salute dell’uomo.
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