Un post all’improvviso: “Cari angeli…”. Con queste parole, fortemente commossa, Valentina Pitzalis racconta per la prima volta la sua verità sull’indagine che la vede protagonista, l’ultimo capitolo di quella serata maledetta col suo amato Manuel “che mi ha gettato addosso liquido infiammabile e mi ha dato fuoco”. Ma dice ora basta, ora tutto questo deve essere fermato: ritiene di essere ingiustamente accusata perchè “mi ritrovo ad essere INDAGATA PER IL REATO CHE HO SUBITO. E sapete perché? Perché i genitori del mio carnefice mi hanno denunciato sulla base del nulla sostenendo che loro figlio fosse una specie di angelo sulla terra e io una strega malefica”. Parole dettate da tristezza, amarezza rabbia e disperazione nel giallo infinito di Valentina Pitzalis e Manuel Piredda. Ecco il suo post completo pubblkcato questo pomeriggio nella sua pagina “Un sorriso per Vale”.
“Cari angeli
È da un po’ di tempo che non vi scrivo. L’ultima foto che ho postato mi ritrae felice e sorridente nel giorno del mio compleanno, con una torta, tanto bella quanto buona, che come da tradizione da diversi anni a questa parte, mi viene preparata e donata da una cara amica Alcuni di voi hanno notato che dalla torta mancano due bignè e mi hanno chiesto chi li avesse sgraffignati prima dello scatto della foto!!! Io ho dunque risposto che era stata la mia nonna! Infatti, la mia adorata nonnina quel giorno proprio non ha resistito alla tentazione e se n’è allegramente fregata di aspettare ancora del tempo con tutti quei bignè sotto il naso che le dicevano “Mangiami! Mangiami!”. Ovviamente abbiamo riso tantissimo per questa cosa e ho persino una foto che immortala la mia nonnina mentre si gusta felice proprio quei bignè!! Sapete perché vi racconto questa cosa? Perché 12 giorni dopo questo giorno cosi felice e spensierato, la mia nonnina ci ha lasciati, all’improvviso, senza che nessuno di noi se lo aspettasse. Inutile dirvi che questo grave e dolorosissimo lutto mi abbia devastata. Mi manca come l’aria e ancora non mi capacito della sua assenza. Di una cosa però sono sollevata, ovvero che non dovrà più soffrire per tutto il male che mi stanno facendo. Per gli insulti, le minacce, le infamie e tutto il fango che mi viene buttato addosso ogni giorno della mia vita ormai da anni. Mi sento perseguitata e sono impaurita. Non ho mai gradito parlare sui social network di queste cose e l’ho fatto solo quando era strettamente necessario o si stava superando ogni limite di decenza. Mi sono sempre rivolta alle sedi competenti, ho sempre avuto fiducia nella giustizia. Mi sono presa i peggiori insulti e calunnie sul mio conto in religioso silenzio, continuando a denunciare e denunciare perché ero sicura che li avrebbero fermati, che le autorità competenti avrebbero messo fine a questo assurdo, vergognoso e crudele stillicidio messo in atto da queste persone. Invece nulla è successo, anzi, la situazione continua a peggiorare, nonostante la Signora Mamusa sia attualmente sotto processo per diffamazione aggravata a mezzo stampa e web nei miei confronti. I toni e gli insulti sono sempre più vili e meschini e vengo addirittura derisa e schernita per il mio aspetto fisico e le mie protesi. Io volevo solo andare avanti con la mia vita adoperando tempo ed energie per aiutare, attraverso la mia testimonianza, più persone possibile. A oggi, mi trovo in una situazione paradossale: sfigurata e menomata dall’uomo che diceva di amarmi, vittima e sopravvissuta a un tentativo di omicidio con modalità terrificanti ( mi ha gettato addosso del liquido infiammabile e mi ha dato fuoco), mi ritrovo ad essere INDAGATA PER IL REATO CHE HO SUBITO. E sapete perché? Perché i genitori del mio carnefice mi hanno denunciato sulla base del nulla sostenendo che loro figlio fosse una specie di angelo sulla terra e io una strega malefica! Negando spudoratamente tutti i gravissimi precedenti penali del figlio che sono agli atti, le sue dipendenze e tutti i guai che aveva avuto, hanno dunque cercato di imputarmi tutte le peggiori nefandezze del mondo dando vita a una vera e propria campagna diffamatoria sul web e a mezzo stampa nei miei confronti che va avanti da anni e che ha assunto sviluppi ben più preoccupanti come l’istigazione all’odio e la persecuzione nei miei confronti.
Tutto questo va ormai avanti da troppo tempo, tutto questo deve essere fermato.
Ho sempre consigliato alle donne che subiscono violenza di denunciare, perché ho fiducia nella giustizia e so che lo stato tutela le vittime.
Voglio continuare a crederci, nonostante tutto.
Ma non so quanto resisterò ancora, perché più il tempo passa e più di giustizia non ne vedo neanche l’ombra.
Ecco alcuni esempi dello schifo che sono costretta a subire ogni giorno.
Voglio però chiudere questo post in maniera positiva ringraziandovi angeli miei per il sostegno e l’affetto che mi dimostrate. Grazie di non lasciarmi mai sola…”.
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