Trieste, uccisi due agenti in sparatoria. Indagato non risponde a inquirenti Cagliaripad

Oggi è il giorno del lutto cittadino a Trieste, dove ieri due poliziotti sono stati uccisi in Questura da un uomo che ha aperto il fuoco dopo aver sottratto loro le pistole d’ordinanza. Sequestrate le fondine delle due vittime per verificarne l’integrità. Da una prima analisi non risulterebbero danni da comprometterne la funzionalità.

I palazzi delle istituzioni saranno listati a lutto. Ieri sera vertice con il ministro dell’Interno Lamorgese, il capo della Polizia Gabrielli, il prefetto Valenti, il sindaco, il presidente della Regione e il procuratore capo. L’uomo che ha sparato, Alejandro Augusto Stephan Meran, dominicano di 29 anni, di origini dominicane, si è avvalso della facoltà di non rispondere agli inquirenti. Ieri all’Altare della Patria commuovente omaggio delle volanti a sirene spiegate.

“Mi dispiace tanto, non so come chiedere perdono a queste famiglie” ha detto Betania, la madre di Meran. “Prego Dio che dia loro pace e che un giorno possano perdonare. Mi dispiace per quello che ha fatto mio figlio – ha aggiunto commossa – cosa si può dire ad un padre che perde un figlio o a un figlio che perde il padre? Non c’e’nulla che si possa dire per confortare un dolore così.

Alejandro Augusto Stephan Meran  si è avvalso della facoltà di non rispondere alle domande degli inquirenti. Ieri in tarda serata il magistrato di turno e il Procuratore, dopo che il primo in Questura aveva sentito il fratello Carlysle, hanno raggiunto l’indagato all’ospedale Cattinara per interrogarlo. Quest’ultimo però si è avvalso della facoltà di non rispondere. I magistrati lo hanno dichiarato in stato di fermo.

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