E’ rientrata in classe stamattina la ragazza disabile che era stata ritirata dalla scuola dalla madre per la mancanza dell’insegnante di Sostegno. Ma ci resterà solo tre ore. Il tempo per cui la scuola le ha garantito il docente di sostegno. Per le altre due ore dovrebbe arrangiarsi da sola perché manca l’educatrice e l’assistente di base. Quindi la madre, che la riporterà a casa.
“Io resto qua a scuola vicino a mia figlia. Appena finiranno le tre ore con l’insegnante di sostegno che le è stata assegnata stamattina, me la riporterò a casa – spiega – E non mi fermo qua. Mia figlia ha il diritto di frequentare la scuola come tutti gli altri studenti e di restare in classe per tutto l’orario delle lezioni. Continuerò la mia protesta, e non sarò sola. Molte persone mi stanno vicino e sostengono la mia battaglia, perché non è una lotta personale, è una battaglia per i diritti di tutti i ragazzi disabili e delle loro famiglie”.
Al fianco della donna ci sono anche i sindacati. “Abbiamo intrapreso questa battaglia fin dall’inizio e continueremo sino alla fine. I casi come quello della signora sono tantissimi – dice Paolo Dettori, segretario territoriale Cgil FP. “Già oggi qui è arrivata un’altra ragazza disabile che dovrà fronteggiare gli stessi problemi perché non ci sono le educatrici. Lo abbiamo già detto nei giorni scorsi, o si arriva a una soluzione immediata, o proclameremo uno sciopero”.
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