Spaccio e consumo di droga continuo. E poi il binge drinking: l’abbuffata di alcolici e superalcolici fatta dai giovanissimi all’unico scopo di ubriacarsi il sabato sera. E’ l’altra faccia del centro storico di Cagliari che dietro le luci della movida nasconde spaccio, risse e malamovida.
E ora l’amministrazione tenta di correre ai ripari. Depositata in consiglio comunale una mozione (prima firmataria Antonella Scarfò) che individua tre “zone rosse” in piazza Sant’Eulalia, piazza Santo Sepolcro e piazza del Carmine videosorveglianza, potenziamento dell’illuminazione, eventi e un giro di vite sule vendite illecite di alcolici. Ma soprattutto dei blitz a spresa delle forse dell’ordine anche nelle ore notturne.
L’elenco delle risse è lungo: il 5 ottobre una zuffa in piazza Garibaldi causata da giovani in preda a fiumi di alcol, il 20 settembre una violenta rissa tra ubriachi in via Napoli (cazzotti e minacce). Coltellate il 13 dicembre 2018 in via Roma sotto il consiglio regionale (rissa tra extracomunitari), rissa e bottigliate tra sardi e stranieri in piazza Sant’Eulalia nel luglio 2017, nell’aprile 2018 incendio doloso in via Torino e arresti continui per spaccio in piazza Sant’Eulalia (hascisc, marijuana e droghe pesanti)
La mozione sardista chiede maggiori controlli in piazza Sant’Eulalia, Santo Sepolcro e piazza del Carmine con ricognizioni a sorpresa anche di notte anche nei giorni festivi e in occasioni di eventi particolari. e la videosorveglianza in piazza Sant’Eulalia e piazza del Carmine. Per valorizzare entrambi i siti con con eventi, murales e nuova illuminazione.
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