L’ultimo tentativo – cronologicamente parlando – dieci giorni fa. È il primo ottobre quando Guido Lai, parrocchiano di piazza Giovanni XXIII a Cagliari, manda un messaggio-denuncia alla polizia tramite l’app YouPol: “In piazza hanno rovesciato i bidoni della spazzatura per fare degli ostacoli da saltare con gli skateboard in mezzo a tanta gente”. Quell’sos, però, è rimasto lettera morta. Nella piazza frequentata anche dagli operai comunali – che stanno finalmente riqualificando soprattutto l’area davanti alla chiesa di San Paolo – le “bande” di skater continuano a fare il bello e il cattivo tempo. Salti e acrobazie ad ogni ora, tra le aiuole, le panchine e ciò che rimane della fontana. E i parrocchiani, per la prima volta e in esclusiva su Casteddu Online, decidono di denunciare tutto pubblicamente: “Da anni siamo ostaggio di questi ragazzi che non hanno un latro spazio dove fare questo sport. I danni sono incredibili, hanno rotto pezzi di marmo e sollevato alcune tavole per saltare. Da poco ho provato a parlare con loro, mi hanno detto di andare via perchè ero un vecchio di mer**”, dice Lai. “Più volte abbiamo chiamato i vigili, è inutile mettere pianelle nuove se, prima, non si risolve questo problema legato alla sicurezza. Qui non ci sono più gli spacciatori ed è una piazza per le famiglie, deve continuare ad essere così”.
Già, la sicurezza. Accanto a Lai ci sono altre parrocchiane, una di loro è Paola Atzeri: “Le persone anche più anziane di me e i bimbi sono in pericolo, a questi skater non gliene frega nulla. Ho provato a parlare con loro, ma le parole gli entrano da un orecchio e gli escono dall’altro”. Lucia Melis è netta: “Siamo in pericolo ogni volta che attraversiamo la piazza per rientrare a casa”. Ancora, Anna Orofino: “Serve più vigilanza e più controllo. Le mattonelle nuove sono già spaccate perchè questi ragazzini saltano sulle tavole come pazzi, e appena gli dici anche solo mezza frase vieni aggredito verbalmente”.
L'articolo Cagliari, l’sos dei parrocchiani di piazza Giovanni: “Ostaggi degli skater tra insulti e devastazione” proviene da Casteddu On line.