È rientrato l’allarme bomba al Tribunale di Cagliari. La polizia ha effettuato i controlli all’interno del palazzo di giustizia, ma non ha trovato alcun ordigno. L’emergenza è scattata poco prima delle 8,30. Una telefonata anonima è arrivata ai vigili del fuoco: “C’è una bomba in Tribunale, non è uno scherzo”. I pompieri hanno subito contattato le forze dell’ordine.
Contemporaneamente una seconda telefonata, con lo stesso contenuto, è stata ricevuta dal 113. Al palazzo di Giustizia sono subito arrivate le pattuglie della squadra volante, gli artificieri, le unità cinofile e la Digos. Tutta l’area è stata transennata. Il Procuratore generale, nel frattempo, aveva già deciso di non far accedere il personale negli uffici fino al cessato allarme. La polizia ha ispezionato tutto il palazzo, senza trovare nulla. L’allarme è cessato poco prima delle 10 quando dipendenti e cittadini hanno potuto accedere all’interno dell’edificio.
La polizia ha avviato le indagini per individuare l’autore delle telefonate partite da una cabina telefonica a Cagliari e per verificare anche un collegamento con l’allarme bomba scattato martedì 15. Quel giorno era stato ritrovato un pacco con tanto di tastierino numerico e un messaggio che riportava la scritta “seconda bomba”. Il presunto ordigno era stato fatto brillare dagli artificieri.
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