Il ticket scaduto da qualche minuto o, direttamente, nemmeno acquistato nelle macchinette automatiche. Risultato: multa sicura da parte degli ausiliari della sosta presenti nelle vie centrali della città, come via Pacinotti e via Tuveri. E fin qui tutto bene, portafogli dei cagliaritani a parte: la contravvenzione si può pagare entro i primi quindici giorni (20 euro), mentre dal ventunesimo in poi scatta la mora, e bisogna scucirne trentacinque. Nelle ultime settimane, però, si sono moltiplicate le lamentele di tanti cittadini che si sono ritrovati la multa, a “sorpresa”, direttamente a casa e non sul parabrezza. Ovviamente, esiste la “copia-madre” del verbale, dove è segnata data e ora dell’infrazione commessa. Dagli impiegati agli studenti, tanti sono ritornati a chiedere informazioni proprio agli ausiliari: “Ho ricevuto la multa solo a casa, non c’era nulla infilato sotto il tergicristallo”. Impossibile però dimostrare che si sta dicendo la verità, e allora non rimane altro da fare che pagare.
Il fenomeno delle multe “scomparse”, stando a varie segnalazioni di cittadini, sarebbe aumentato da quando sono andati in pensione i “gratta e sosta”, ma soprattutto da quando esistono i ticket “sputati” fuori dalle macchinette. La conferma delle lamentele arriva anche dagli stessi ausiliari, che però non sono autorizzati a rilasciare dichiarazioni ufficiali alla stampa. “Sì, più di un automobilista mi ha segnalato questo problema, e io ho spiegato che, una volta che io e miei colleghi infiliamo la multa sotto il tergicristalli, ce ne andiamo”. Certo, appare difficile che decine di segnalazioni possano provenire da “furbetti” della sosta o che le multe siano volate chissà dove per il forte vento. Più probabilmente, a Cagliari ci sono molti “buontemponi” che, non avendo nulla di meglio da fare, si divertono a togliere le multe. E molti cagliaritani finiscono doppiamente “beffati”: per la multa – sacrosanta se il ticket è scaduto o se non viene acquistato – e per la “mora” spedita a casa.
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