Delitto del lago, la ragazza chiede perdono alla famiglia: “Mai” Casteddu On line

E’ proseguito oggi al tribunale dei minori di Cagliari il processo a carico dei due minorenni  imputati per l’omicidio del 18enne Macomer Manuel Careddu, barbaramente ucciso l’11 settembre, sulle sponde del lago Omodeo.  Il processo ai quattro maggiorenni del branco invece prenderà il via il 5 luglio.  Ieri ha preso parola G.C. l’unica ragazza del gruppo.  La giovane avrebbe ammesso di aver partecipato al tranello ma di non sapere della volontà del branco di massacrarlo. A fine interrogatorio ha detto di voler chiedere scusa ai familiari. La madre di Manuel per tutta risposta ha detto che non lo farà mai. Mentre l’altro minorenne avrebbe rilasciato solo dichiarazioni spontanee.

Oggi è stato chiamato a testimoniare N.C.,  rinchiuso nel carcere di Massama, dove sta scontando la pena dopo aver  patteggiato quattro anni per occultamento di cadavere. Il giovane oggi 18enne si è mostrato reticente. “Non mi ricordo”, “non so” avrebbe detto alle domande dei giudici secondo quanto riferisce l’avvocato che assiste il padre di Manuel, Gianfranco Piscitelli. Fino a quando non è stato ripreso e ha confermato quanto già dichiarato nei verbali durante il processo nei suoi confronti tenutosi ad Oristano, confermando le dichiarazioni.

“Stanno cercando in tutti modi di aggrapparsi sugli specchi di fronte a un reato a cui non si possono sottrarre, gli atti parlano chiaro, ci sono le intercettazioni ambientali,o  riscontri telefonici, messaggi whatsapp che si scambiavano. Non possono scappare alle loro responsabilità-  afferma l’avvocato Piscitelli.

 

Il processo ai minorenni si chiuderà  il 4 luglio. Prenderà via invece il 5 giugno il processo ai maggiorenni del branco

 

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