Sono rimasti intrappolati per quattro ore in una grotta, in Calabria, che si è improvvisamente inondata. Poi, grazie all’intervento di quaranta uomini del Soccorso alpino e speleologico, hanno potuto rivedere la luce: brutta avventura, ma a lieto fine, quella di quattro speleologi, recuperati tutti in buone condizione di salute. I quattro sono rimasti bloccati a una cinquantina di metri dalla superficie nell’Abisso del Bifurto, nel Cosentino, detto anche “Fossa del Lupo”, un profondissimo inghiottitoio che scende in verticale per 683 metri, nel comune di Cerchiara di Calabria.
Una forte e improvvisa ondata ha reso impossibile l’uscita dalla grotta, ma un quinto speleologo era già riuscito a mettersi in salvo pochi istanti prima dell’onda: è stato lui a dare l’allarme, poco dopo le 16.30. Sul posto sono subito intervenute diverse squadre del Soccorso Alpino e Speleologico, insieme ad unità specializzate proprio in operazioni speleologiche e speleosubacquee.
“I soccorsi sono stati tempestivi”, ha aggiunto il presidente. “Stanno tutti bene e non c’è stato bisogno di intervento medico”.
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