La donna arrestata venerdì sera alla Rinascente di Milano per il furto di 6 t shirt non risulta iscritta nell’albo degli infermieri di Cagliari.
“La notizia apparsa sugli organi di stampa di un presunto furto perpetrato da una infermiera cagliaritana in concorso con un noto cantante, impone all’Ordine degli Infermieri di svolgere i doverosi e più opportuni approfondimenti, anche se, a prima vista, non sembra da quanto trapelato che la condotta posta in essere dall’interessata possa in alcun modo essere ricollegata alla sua attività lavorativa”.
Lo afferma Pierpaolo Pateri, presidente dell’Ordine degli Infermieri e delle Professioni Infermieristiche di Cagliari, secondo cui però da un primo controllo, sembrerebbe che la persona in questione non risulti iscritta all’Albo degli Infermieri della provincia di Cagliari. “Se tale dato venisse confermato, costei eserciterebbe la professione infermieristica senza il requisito dell’iscrizione all’Albo e quindi al di fuori delle norme vigenti in materia” spiega Pateri.
La legge 3/2018, infatti, obbliga per l’esercizio della professione di infermiere, come di qualunque altra professione sanitaria all’iscrizione all’Ordine di appartenenza (articolo 5, comma 2: “Per l’esercizio di ciascuna delle professioni sanitarie, in qualunque forma giuridica svolta, è necessaria l’iscrizione al rispettivo albo”).
“Questo Ordine provvederà a svolgere gli approfondimenti dovuti e, qualora le notizie fornite dovessero trovare conferma, a porre in essere ogni più opportuna iniziativa nelle competenti sedi, seguendo la strada che lo stesso ministro della Salute Giulia Grillo ha indicato (“Pugno duro contro l’abusivismo professionale”, sono state le sue recenti parole), sia nei confronti dell’infermiera, sia di chi ha permesso che una persona non in regola con la legge esercitasse e svolgesse ruoli perfino di tutor e di coordinamento” continua Pateri.
“Agli infermieri spettano, oggi, compiti primari nei confronti degli assistiti e a loro la vigente normativa assegna piena responsabilità, anche a livello di colpa lieve e grave, nonché compiti e garanzie sulle quali deve vegliare l’Ordine, ente sussidiario dello Stato. Quest’ultimo non può accettare che sia gettato discredito su una professione di cui fanno parte oltre 450 mila professionisti che quotidianamente assistono le persone che si affidano ai servizi sanitari e che nel farlo tengono alto il nome degli infermieri” conclude il presidente dell’Ordine degli Infermieri di Cagliari.
L'articolo Donna arrestata con Marco Carta, infermieri di Cagliari: “Non risulta iscritta. Forse abusiva” proviene da Casteddu On line.