Antonello Giambroni ha sessantotto anni e, da trenta, abita in una delle palazzine popolari di Santa Teresa. Economicamente parlando se la passa meglio di tanti altri residenti: “Ho una pensione di 1300 euro e ne pago trecentosettanta al mese per l’affitto, ma vivo con mia moglie e i miei due figli. Ogni mese, quindi, abbiamo a disposizione poco più di novecento euro”. Che vanno divisi per quattro, ovviamente. “Le nostre case non hanno mai subìto manutenzioni esterne, le infiltrazioni di umidità e le perdite d’acqua sono la regola, qui il Comune interviene solo per le emergenze come un tubo dell’acqua che si rompe, ma solo perché è obbligato. Ci hanno levato l’eternit dai tetti e, con le nuove coperture, piove sempre dentro gli appartamenti dei piani alti”, afferma Giambroni. E il pensionato getta più di uno sguardo anche oltre le finestre del suo appartamento.
“Le strade lasciano a desiderare per la pulizia e il verde, curiamo noi un piccolo giardinetto esterno, ma il Comune dov’è?. Anche sul porta a porta, sta andando bene e lo stiamo facendo, ma in tante strade ci sono spesso cumuli di spazzatura lasciati da chissà chi”, spiega il sessantottenne. “Ai tre candidati a sindaco di Cagliari dico che, visto che uno di loro vincerà, non dovrà mai dimenticarsi di noi, qui vivono tantissime persone perbene che hanno il diritto di avere gli stessi diritti e riguardi di chi abita al centro della città”.
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