Al via in Consiglio regionale il percorso di riorganizzazione degli Enti locali. “Sarà una riforma che parte dal basso, con la quale intendiamo rafforzare comuni e province e riportare la Regione ad essere un ente legislativo e di controllo: in quest’ottica intendiamo realizzare quel federalismo amministrativo che abbiamo sempre prospettato come maggioranza e come sardisti”, ha dichiarato l’assessore Quirico Sanna prima di essere ascoltato in commissione Autonomia. Le province saranno cinque, quelle storiche più quella della Gallura.
“L’istituzione della provincia della Gallura ha una ragione politica ed economica datata nel tempo. La richiesta fu fatta nel 1960: si tratta di un’esigenza imprescindibile, che è nei fatti, parliamo di un territorio con una specificità linguistica, economica, culturale – ha detto Sanna -. D’altra parte la Gallura sarebbe terzo territorio per numero di abitanti e probabilmente secondo per capacità finanziaria”. Oggi in commissione si parlerà anche di finanza locale. “Le riforme – chiarisce il responsabile degli Enti locali – devono essere accompagnate dal supporto finanziario e intendiamo dotare comuni e province di risorse perché non si amministra solo con le parole”.
Dove reperirle? “Di certo occorre consumare quello che spesso non si consuma. Non da ultimo vedo che non sono stati spesi 520 milioni di finanziamenti comunitari”. Quindi, conclude Sanna, “intendiamo razionalizzare la spesa, attrarre capitali privati in sinergia col pubblico per realizzare strutture e infrastrutture. Interloquiamo con tutti gli operatori finanziari del mondo e cerchiamo di attrarre investitori che ci chiedono certezze. E alla luce di questo, la nuova legge urbanistica servirà anche a dare certezze”.
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