“Nemmeno le Poste italiane rappresentano una zona franca nella giungla degli appalti dove troppo spesso regole, diritti e contratti vengono violati: succede anche negli uffici postali di Cagliari, Oristano e Sud Sardegna, dove oltre cento lavoratrici che ogni giorno, da più di vent’anni, garantiscono la pulizia di sedi e sportelli aperti al pubblico, sono senza stipendio da due mesi.
Dopo le richieste di spiegazioni, le sollecitazioni del sindacato rimaste inascoltate e lo sciopero del 23 maggio scorso contro la Manitalidea, società di Ivrea che ha in affidamento l’appalto, le lavoratrici manifesteranno davanti alla sede in via Simeto, il 13 giugno, dalle 9 e 30 alle 13, in concomitanza con un’altra giornata di sciopero. Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltrasporti hanno scritto, oltre alla direzione delle Poste e alla Manitalidea, al prefetto di Cagliari per richiamare l’attenzione su una situazione sempre più preoccupante vista l’esasperazione della lavoratrici e delle famiglie costrette già a vivere in condizioni di forte disagio per gli stipendi risicati e impossibilitate in questo momento ad affrontare qualsiasi esigenza quotidiana.
Intanto, il 12 giugno a Roma i sindacati nazionali incontreranno i
vertici della Manitalidea per discutere del caso Sardegna ma anche di situazioni simili che si stanno verificando in altre regioni dove la società è affidataria di appalti.
In attesa di risposte certe Filcams Fisascat e Uiltrasporti fanno
sapere che lo sciopero e la manifestazione del 13 rappresentano un punto di svolta della vertenza, da qui il richiamo a tutte le parti in causa, compresa la committente (che può essere chiamata per legge a corrispondere gli stipendi), ad assumersi le proprie responsabilità”.
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