Cagliari, insultata e picchiata dopo il party universitario: “Chiusa dentro casa 5 giorni per lo choc” Casteddu On line

L’obbiettivo era quello di trascorrere una notte di divertimento, e invece l’epilogo sono stati quattro punti di sutura al sopracciglio sinistro, “squarciato” dal pugno ricevuto da un ragazzo presente all’evento “Salvini togli anche questa festa”. Alessia Etzi, studentessa della facoltà di Medicina – corso di Assistenza sanitaria – ha 26 anni ed è di Domusnovas. La notte del 25 maggio scorso ha vissuto ore da incubo: c’è il suo lungo post di spiegazioni su Facebook ma, soprattutto, la denuncia fatta ai carabinieri della stazione del Corso Vittorio. Una pagina e mezzo dove, nero su bianco, c’è tutto il racconto choc: “Sono arrivata ad una festa universitaria che si svolgeva nella sede dell’associazione Unica 2.0 in via Ospedale 121/b intorno alle due in compagnia del mio ragazzo”. Una festa molto partecipata, “c’erano almeno 200 persone” e, subito, il primo insulto “due ragazzi si sono avvicinati” al ragazzo della Etzi “e uno gli ha chiesto ‘stasera pom****?, riferendosi a me”. Il compagno della 26enne gli ha detto “di smetterla” e, per tutta risposta,  “è stato minacciato”. La frase? “Abbassa la cresta, te la facciamo pagare, ti conviene andartene”. La ragazza racconta che “è intervenuto uno dell’organizzatore che ha allontanato i due ragazzi. Due ore dopo,” tra le 4:30 e le 5, abbiamo incontrato di nuovo uno dei due ragazzi, era insieme” ad altre persone e, dopo aver riconosciuto il compagno della giovane, nuova minaccia: “Tu sei quello di prima, non alzare i toni con noi, attento come parli, te la facciamo pagare”.  I provocatori, a quel punto, “erano in quattro o cinque” e, rivolti alla ragazza, le hanno detto “mi stai sputando tr***, ed altre frasi simili. Ho capito che volevano provocarci, il mio ragazzo mi ha preso un braccio e, mentre stavamo andando via, uno dei ragazzi ha colpito” il ragazzo della Etzi “con un pugno alla nuca” e la giovane ha ricevuto “un pugno al sopracciglio sinistro. Sanguinavo copiosamente e alcune ragazze mi hanno soccorso accompagnandomi al bagno”. Elisa Etzi si ricorda bene l’aggressore: “Dovrebbe essere lo stesso che ci stava insultando, 18-20 anni, alto circa 160 centimetri, capelli rasati, giubbotto nero in pelle e jeans”. Lui, e chi ha insultato la coppia a inizio serata, “avevano un forte accento cagliaritano e credo non fossero studenti universitari”. Anche il ragazzo della 26enne è stato colpito, non solo con un pugno alla nuca: “I ragazzi lo hanno colpito con vari pugni”.

Sempre nella denuncia fatta ai militari, Alessia Etzi precisa che “sono stata vittima di lesioni personali in via Ospedale 121/b”, cioè dove ha sede Unica 2.0 (che è già intervenuta sul tema con un post nel quale condanna l’aggressione, qui la notizia: https://www.castedduonline.it/studentessa-aggredita-unica/). La 26enne è riuscita a raggiungere il Brotzu, ferita, in auto con il suo ragazzo: “Guidava lui, io cercavo di tamponare la mia ferita”. Il giorno dopo, con la copia della denuncia in tasca, è tornata nella casa dei suoi genitori: “Mio padre era arrabbiato per quanto successo, ovviamente, e mia madre ha cercato di sdrammatizzare dicendomi che non ho più l’età per andare alle feste”. La famiglia le è subito stata vicina, “i primi giorni ero terrorizzata e con tanta ansia, avevo paura di qualunque gesto e sono uscita di casa, per tornare all’università, solo mercoledì. Spero che, tra i tanti testimoni presenti durante l’aggressione, ci sia qualcuno che mi aiuti a trovare i colpevoli”.

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