“Da aprile non riceviamo lo stipendio da parte della Manital, l’azienda che ha vinto l’appalto per la pulizia degli uffici postali in Sardegna. Non sappiamo più cosa fare per campare”. Ecco, in sintesi, l’sos lanciato da centocinquanta lavoratori – la maggior parte operanti a Cagliari – che, con un blitz, hanno raggiunto il centro di smistamento pacchi di Elmas, nella zona dell’aeroporto. Capitanati dalla portavoce Alice Melis, 45enne di Cagliari, hanno dato vita a un sit-in di protesta. Giovedì prossimo è prevista una manifestazione, organizzata dai sindacati, fuori dagli uffici postali di via Simeto. Ma loro, i lavoratori, non vogliono attendere un minuto di più: “Tra noi c’è chi fa quattro ore al giorno e ha diritto a uno stipendio di settecento euro, chi fa il full-time ne deve prendere tra i mille e i 1200. La nostra età media è di 35 anni, quasi tutti hanno una famiglia e dei figli”. E non solo: “Bollette da pagare, affitti, mutui: da due mesi stiamo vivendo un dramma”.
“L’azienda ha sede in Piemonte, stiamo attendendo di conoscere le reali motivazioni che hanno portato al blocco degli stipendi”, spiegano i lavoratori. “Vogliamo assolutamente avere delle riposte chiare entro oggi, in caso contrario siamo pronti a bloccare i furgoni che escono dal centro di Elmas per consegnare la posta, in gioco c’è il futuro lavorativo di tanti sardi”.
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