Il futuro del porto di Olbia è già iniziato. L’autorità portuale della Sardegna ha pubblicato un avviso esplorativo internazionale per individuare il nuovo gestore della stazione marittima e di tutta l’area del porto di Olbia. Per lo scalo dell’Isola Bianca sarà una rivoluzione. Riqualificazione e gestione della stazione marittima, imbarchi, crociere, parcheggi, autotrasporto commerciale, restyling e riorganizzazione delle aree scoperte, con un incremento significativo dei servizi sia sul piano quantitativo che qualitativo dovrebbero indurre, negli auspici della “port authority” sarda, i grossi operatori del settore a farsi avanti, sostenendo un investimento iniziale di 6 milioni di euro per una gestione ventennale che prevede il riconoscimento di un canone annuale al massimo di 1 milione e 900mila euro.
Tra i parametri che saranno privilegiati per l’individuazione del soggetto cui affidare il project financing ci sono le capacità finanziarie del proponente, le soluzioni individuate per agevolare il traffico, le proposte architettoniche migliorative e il cronoprogramma. Solo in un secondo momento sarà pubblicato un bando per la realizzazione della ristrutturazione e la gestione. Il promotore della fase progettuale avrà diritto di priorità se vorrà e potrà eguagliare sul piano economico la migliore offerta presentata. L’avviso scade il 9 settembre, entro due mesi la selezione del progetto, che tra modifiche e accorgimenti potrebbe essere messo a gara per il prossimo anno. “Se escludiamo Napoli e i suoi collegamenti con le isole minori, Olbia è il primo scalo italiano per passeggeri da navi-traghetto”, spiega il presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare di Sardegna Massimo Deiana. “Quest’anno prevediamo 3 milioni di passeggeri, 1 milione di veicoli, oltre 250mila mezzi pesanti, 5 milioni di tonnellate di merci su gommato – spiega – ma ultimamente il porto ha subito e non governato questo traffico, che non può essere più gestito secondo le modalità attuali”.
Oltre alle norme in materia di sicurezza, lo impongono le esigenze del mercato. Come ricorda ancora Deiana, “l’attuale contratto di gestione è partito nel 1994 ed è stato prorogato nel 2004 sino al 2018”. Dallo scorso anno si è resa necessaria una estensione di proroga che andrà avanti sino a quando non sarà completato il percorso. “Vogliamo per Olbia il meglio in assoluto – conclude il presidente dell’Authority – abbiamo scelto una procedura molto innovativa, di grandissima trasparenza, che farà fare un salto di qualità impressionante e trasformerà Olbia uno dei porti più moderni ed efficienti del Mediterraneo”.
L'articolo Rivoluzione al porto di Olbia, ecco il project financing proviene da Cagliaripad.