Costi per la consegna delle merci in aumento da quando la strada è pedonale, pochi parcheggi e disagi per il nuovo sistema di raccolta dei rifiuti. Ecco il tris dei problemi raccontati da chi lavora e chi vive nel Corso Vittorio e nelle vie limitrofe, durante l’incontro politico con la candidata di Fratelli d’Italia Enrica Anedda Endrich e il candidato a sindaco del centrodestra Paolo Truzzu. Una ventina tra commercianti e abitanti hanno deciso di far sentire il loro “grido di dolore”, e la maggior parte di loro si trova proprio nell’ultimo tratto della strada, quello che non è pedonale. “Non viene garantito nemmeno uno spazietto per il carico-scarico, io ho una libreria e per me questo è un grosso disagio”, racconta Simona Carta, socia della libreria Sant’Eusebio. Un’altra commerciante che gestisce un negozio di alimentari spiega che “da quando gran parte del Corso è pedonale sono aumentati i costi per far arrivare le merci, questo perchè chi le trasporta non può più arrivare sino ai nostri negozi e deve o allungare la strada o farne un tratto a piedi”.
C’è spazio anche per i residenti delle stradine che affacciano sul Corso. Daniela Cubeddu abita in via Tigellio: “Fuori dal mio palazzo è impossibile camminare, ogni giorno dobbiamo lasciare i mastelli che occupano tutto il marciapiede. La cosa più assurda è che a cento metri ci sono dei cassonetti utilizzabili con la tessera, per noi sarebbe molto più comodo, tenendo conto che nel palazzo abitano tanti anziani. Abbiamo inoltrato la richiesta al Comune l’anno scorso, stiamo ancora aspettando una risposta”.
L'articolo Cagliari, la rabbia dei negozianti del Corso: “Costretti a pagare di più per farci arrivare la merce” proviene da Casteddu On line.