Potrebbero non arrivare fisicamente in Sardegna gli ispettori del Ministero della Giustizia che hanno acceso i riflettori sul mancato deposito delle motivazioni della sentenza di appello per Graziano Mesina, l’ex primula rossa del banditismo sardo tornato libero in questi giorni per decorrenza dei termini di carcerazione.
Al momento infatti gli accertamenti ministeriali saranno soprattutto documentali. Valutati tutti gli incartamenti non è escluso l’arrivo a Cagliari, nell’ufficio della Corte d’appello, degli ispettori per ulteriori riscontri e audizioni. Ma finora il loro lavoro sarà solo sulle carte.
Proprio la sentenza di secondo grado, che non è stata ancora depositata, ha fatto scattare la scarcerazione di Mesina dal penitenziario nuorese di Badu e’ Carros per decorrenza dei termini. ‘Grazianeddu’ era stato condannato in appello a 30 anni per traffico di sostanze stupefacenti. Dal giorno della sua liberazione è tornato nel suo paese natale, Orgosolo.
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