Cagliari, in via Roma espode la protesta dei portuali: “Siamo alla fame e disperati” Casteddu On line

Maxi protesta dei portuali di Cagliari, dopo l’avvio delle procedure di licenziamento da parte della Cict. In centinaia sono sotto il Consiglio regionale e sperano di poter parlare con i capigruppo di tutti gli schieramenti politici. La rabbia è tanta,  “amplificata” da fischietti e trombette. La mazzata dei licenziamenti è arrivata all’improvviso, proprio mentre “era in piedi un tavolo, delicatissimo, convocato dal ministero”, spiegano i sindacalisti. Il tempo stringe, ci sono solo due mesi di tempo per scongiurare la conferma definitiva dei licenziamenti, e gli stessi portuali promettono “una battaglia che potrebbe espandersi a macchia di leopardo con azioni clamorose”. Quali, però, devono ancora essere definite.

“I lavoratori stanno andando a casa dopo decenni per colpa della politica, molti stanno affogando per i debiti”, afferma Gianluca Stellino dell’Ugl, “sono tutti disperati e la situazione, già gravissima, diventa tragica perché con le procedure di licenziamento l’azienda non tiene conto del tavolo ministeriale, che salta. Pretendiamo che la Regione è Christian Solinas intervengano per salvare il futuro del porto e di centinaia di famiglie sarde”.

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