Almeno 39 poliziotti e 30 dimostranti sono rimasti feriti negli scontri scoppiati ieri sera davanti al Parlamento georgiano e proseguiti nella notte: lo ha detto David Sergeenko, un consigliere del premier georgiano. Secondo i media, la polizia ha sparato proiettili di gomma e lacrimogeni per disperdere la folla che cercava di fare irruzione in Parlamento.
I manifestanti chiedono le dimissioni del governo. A provocare le proteste è stata la presenza in Parlamento del deputato comunista russo Serghiei Gavrilov per la riunione dell’Assemblea dei deputati dei Paesi cristiano-ortodossi. Russia e Georgia hanno rotto le relazioni diplomatiche dopo la guerra lampo del 2008, che vide le truppe russe arrivare alle porte di Tbilisi.
Da allora, Mosca riconosce l’indipendenza dell’Ossezia del Sud e dell’Abkhazia, due repubbliche separatiste della Georgia divenute ormai di fatto degli Stati satellite della Russia. Alcuni leader dell’opposizione georgiana hanno promesso nuove proteste a Tbilisi stasera.
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