In vista del ballottaggio di domenica 30 giugno per la scelta del sindaco di Sassari, Sardigna Natzione si sfila dalla competizione. A meno di una settimana dalla sfida tra Mariano Brianda, il magistrato che corre per il centrosinistra, e Nanni Campus, ex sindaco e senatore a capo di un vasto movimento civico che guarda a centrodestra, il leader del movimento indipendentista, Bustianu Cumpostu, prende le distanze da Marilena Budroni, che al primo turno capeggiava il progetto civico Evviva Sassari, il cui risultato elettorale è stato piuttosto deludente. Nei giorni scorsi la docente del Dipartimento di Agraria ha annunciato il proprio sostegno a Brianda e al centrosinistra, ma Cumpostu non l’ha presa bene.
“Sardigna Natzione Indipendentzia, dopo averla sostenuta, si dissocia nettamente dalla scelta di Marilena Budroni di sostenere il candidato sindaco di una coalizione di partiti italiani, incompatibili con Sni e anche con Adn”, afferma il coordinatore nazionale. “Chiediamo che anche Autodeterminatzione si pronunci su una scelta incompatibile con la deliberazione del suo coordinamento nazionale”, insiste Cumpostu, per il quale “il ballottaggio è uno scontro interno al sistema politico italiano”, e “nessuna delle parti di quel sistema può essere sostenuta da chi è impegnato a costruire un sistema politico nazionale alternativo a quello”.
Intanto nel centrodestra sassarese, dopo l’amarezza per la secca sconfitta di Mariolino Andria e dei partiti che l’hanno sostenuto, è apertissimo il dibattito sul sostegno a Nanni Campus, che dopo una lunga militanza tra An e Forza Italia ha sbattuto la porta in faccia ai partiti per costruire attorno a lui un gruppo di liste civiche. L’impressione è che, al di là dello scontro tra Campus e la nomenclatura partitica, il popolo del centrodestra sassarese voglia schierarsi con lui e chiudere l’esperienza di governo del centrosinistra dopo tre mandati amministrativi.
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