Il Tar della Sardegna ha completato l’esame dei ricorsi elettorali presentati all’indomani del voto del 24 febbraio.
Oggi sono stati discussi undici dei dodici in programma. Per uno, quello promosso dall’elettore Pietro Ciccu, non si è presentato l’avvocato. In tutti i casi è stata presentata istanza di notifica per pubblici proclami. Se i giudici la accettassero, è ipotizzabile un rinvio delle decisioni a ottobre o novembre.
Ma, come sembra più probabile, il Tar dovrebbe emettere già stasera o domani il dispositivo della sentenza con cui accoglie o rigetta i ricorsi. Poi ci sono fino a dieci giorni di tempo per pubblicare la motivazione. Tra quelli discussi oggi, anche il ricorso sulla legge elettorale illustrato da Andrea Pubusa. Hanno resistito in giudizio il Consiglio regionale, Christian Solinas (ma non in qualità di presidente della Regione), e la consigliera regionale Carla Cuccu (M5s). Ma l’avvocato dell’esponente pentastellata non si è presentato. Una decisione sicuramente legata alle polemiche interne al Movimento in Sardegna.
Il ricorso, infatti, tra le altre cose contesta la mancata elezione del candidato presidente M5s Francesco Desogus.
Cuccu ha ugualmente deciso di resistere in giudizio. E i cinque colleghi in Consiglio regionale hanno deciso di isolarla: “Il resistere in giudizio esprime una posizione personale della consigliera e non rispecchia la posizione del Movimento 5 Stelle – hanno scritto in un post su fb – prova ne sia che come primo atto abbiamo protocollato una proposta di modifica della legge statutaria proprio per superare le odiose adesioni tecniche e per dare il giusto diritto di tribuna ai candidati che superano la soglia di sbarramento”.
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