Carola Rackete, la capitana insultata durante l’arresto: “Spero che ti violentino ‘sti negri” Casteddu On line

42 migranti della Sea Watch 3 sono sbarcati a Lampedusa e Carola Rackete è stata arrestata, ma prima la capitana è stata oggetto di insulti sessisti molto pesanti da un gruppo di persone presenti sulla banchina del molo. A denunciarlo, puntando il dito contro i leghisti, è il senatore del Pd Davide Faraone che posta sul suo profilo Facebook un video, dapprima pubblicato e poi rimosso anche dalla Lega Lampedusa.

I dettagli nel nostro giornale partner Quotidiano.net: “”Spero che ti violentino ‘sti negri”, urlano all’indirizzo di Carola Rakete. A seguire una sequela di frasi volgari e di offese: “zingara, venduta, vattene, vergognati. Devi andare in galera”. E ancora: “Tossica”, “cornuta”, “manette, manette”. Insulti sono stati rivolti anche ai deputati sulla nave: “Vi devono violentare le mogli, ‘sti clandestini”. E poi lo slogan “prima gli italiani, prima gli italiani”. Il video ha rapidamente fatto il giro del web, scatenando tra l’altro condanne”.

i smarca dalle offese il Carroccio. “Non li ho sentiti gli insulti sessisti contro la comandante Carola ma li condanno con fermezza. Non li voglio giustificare, magari hanno esagerato. Comunque vorrei sottolineare che quello che ha gridato non è iscritto alla Lega”, dice infatti all’Adnkronos Angela Maraventano, ex senatrice del Lega che la notte scorsa si trovava sul molo di Lampedusa. “Era un ragazzo lampedusano di passaggio – aggiunge -. lo conosco di vista, era ubriaco. Non credo pensasse le cose ha detto”.

Il circolo ‘Lega Lampedusa’ vuole precisare che non ha niente a che fare con quelle frasi razziste e che condanniamo qualsiasi forma di razzismo. Noi non siamo contro gli immigrati, perché purtroppo sono persone sfortunate, qualsiasi persona civile accoglierebbe una persona in difficoltà”, scrive poi sulla sua pagina Facebook la sede locale del partito di Salvini spiegando la loro condanna per “queste Ong, che a parer nostro, sono associazioni criminali che trafficano carne umana”

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